Ok, ci siamo. Ancora una volta ho vestito i panni dello Sniper. Ma la prossima sarà diversa. Non userò l'ottica del fucile, ma quella della reflex. Il prossimo reportage sarà sul SoftAir. Decisione presa per avvicinarmi non tanto al mondo del fotoreportage di guerra, ma a quello delle realtà che molti non conoscono. E poi il SoftAir non ha nulla a che vedere con le guerre, nonostante le apparenze e le migliaia di dicerie su questo sport. Sono sicuro di riuscire a fare un buon lavoro. Non tanto per quanto possa essere bravo ( o meno ), quanto per il contesto, le persone e le mille cose affascinanti che orbitano intorno a questo strano mondo.
A presto.
4 commenti:
Il mio ultimo ex fidanzato era un appasionato di SoftAir. Lui era un Cecchino, quello da un colpo e via (ahahhah),un estimatore dei fucili da precisione inzomma! HAHAHA! Si era pure cucito e confezionato tutto da solo un mantello mimetico...hai presente quelli che simulano la boscaglia e i fili d'erba? ecco quello!! Se mi dici dove suoni vengo a fare la grupy anche da te!
Ho capito...
Io orbito intorno a questo mondo ma non mi piace l'idea di diventare un fanatico. Tanto meno quella di cucirmi un cammuffamento... non ne sono il tipo.
Devo riconoscere che è qualcosa che porta ad appassionarsi, anche se rimango ancora troppo legato alla fotofrafia. E alla musica. Mi sono ripromesso di fare un reportage unico nel suo genere. Spero di riuscirci. Forse inizio questa domenica, sempre se ci sono partite in previsione...
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