venerdì, giugno 20, 2008

Henri, ti presento gli altri

Ci sono persone capaci di muoversi in punta di piedi. Come Henri Cartier Bresson hanno la capacità di cogliere un momento, un contesto, un emozione e di viverla, capirla e gestirla come se il loro tocco fosse delicato come il 35mm di una Leica. La fortuna, o meglio il privilegio, non stà nel trovarle, ma nell'individuarle nella situzione. Come se fossero in sordina non si mostrano. Ma diventano protagoniste indiscusse del grande racconto che segue il momento. Quello dello scatto, dell'immagine che racconta, come in questa foto, il qui ed ora di un momento sospeso nell'eterno, portando a chi legge la foto, l'impressione di scorgere quei fili rossi non tirati e sospesi nel voler dire qualcosa. Se imparassimo a muoverci in punta di piedi, magari non cambieremmo il mondo, ma di sicuro faremmo meno confusione e potremmo scorgere, con la coda dell'occhio, il dettaglio di un quotidiano altrimenti scontato e privo di ogni meraviglia.

Lazzaro

1 commenti:

Alis ha detto...

L'importante è sapere sempre quale sia il proprio posto...il camminare in punta di piedi è una conseguenza!